Disabilità nelle città d'Italia e del mondo

Ogni mondo è paese

Nel mondo la disabilità non è affrontata nello stesso modo, un esempio eclatante è la città di Curitiba, nella regione brasiliana del Paranà, dove già 50 anni fa nasce il progetto "Piccoli Cottolengo" dove vivono oltre duecento bambini, adolescenti e adulti con varie disabilità, fisica o psichica, troppo poveri per trovare accoglienza altrove. Le difficoltà più grandi si ritrovano nelle famiglie che non hanno la possibilità di occuparsene e nello stigma radicato nella società, questo progetto si è promesso di superare ogni ostacolo e ci è riuscito tanto da ottenere il premio "Selo Odm" dalle Nazioni Unite che ha riconosciuto le politiche realizzate in favore della disabilità per rispettare gli Obiettivi del Millennio definiti nel 2000. Il direttore della struttura Rodinei Thomazella ha dichiarato di far rimanere Piccolo Cottolengo uno spazio di evangelizzazione e di carità; tutti i professionisti si sono impegnati e si impegnano con una formazione specifica per garantire un corretto svolgimento dei corsi avanzati compresi nel progetto "Un abile gioco". Qui si mette la persona al centro andando a predisporre gli ambienti per ogni tipo di attività quotidiana e multifunzionale così da rendere possibile l`agency della persona, ma anche la sostenibilità dell`ambiente e del progetto che in pratica riesce a sostenersi da solo, questo per raggiungere le massime potenzialità di ogni singolo per potersi integrare nella società.

Il comune di Pescara offre questo servizio che sostiene l`'autorealizzazione della persona, ma allo stesso tempo finanzia il restauro del Corso Vittorio Emanuele. L`'asfalto stampato presenta una distanza superiore al triplo della misura prevista per legge, ovvero una distanza minore di 5 millimetri tra un elemento e l`'altro, inoltre le giunture maggiorate nella dimensione tra una stampa e l`'altra possono determinare difficoltà di movimento a chi va in carrozzina, specie per quelle dotate di ruote anteriori piroettanti esposte a rischio blocco e deviazioni improvvise non volute e rischio di ribaltamento. A Chieti invece sono molti i casi di denuncia da parte dei disabili per quanto riguarda le difficoltà legate alla mobilità delle persone disabili a partire dalla presenza di ostacoli sui marciapiedi, passaggi pedonali disconnessi e a tratti inaccessibili e una mobilità impedita a causa di terreni dissestati. Si lamenta inoltre l`'assenza di parcheggi per disabili che dovrebbero essere in maggiore quantità in una città come Chieti che non garantisce una mobilità con i mezzi pubblici per le persone con disabilità. I mezzi pubblici infatti sebbene abbiano dei meccanismi per favorire la salita e la discesa delle persone con difficoltà motorie, come l`abbassamento dell`'autobus nella parte anteriore e una piccola rampa che si allunga verso il marciapiede, non garantiscono la mobilità a causa della mancata corrispondenza di altezza tra marciapiede e autobus che comunque rendono difficoltoso muoversi sia per le persone con disabilità, ma anche per le persone anziane e con menomazione temporanea cosa che non è conforme con la normativa in quanto l`azienda di trasporto pubblico di superficie deve adeguare totalmente il parco mezzi alle esigenze delle persone con disabilità per evitare di compiere atti di discriminazione indiretti, previsti dalla legge

Nel nord Europa si porta avanti l`esempio della città di Copenaghen che aspira a essere di facile accesso per i disabili andando a rinnovare i vecchi esercizi che non erano pensati per l`'accesso delle persone diversamente abili. La Danimarca si interessa molto all`'accessibilità delle persone diversamente abili anche per favorire il turismo, infatti nella letteratura turistica si indicano gli esercizi con strutture accessibili in sedia a rotelle e con difficoltà di spostamento. Nella città di Copenaghen le persone con disabilità sono incluse tra le categorie prioritarie per ricevere supporto, sostegno, ma soprattutto per mirare a una città più inclusiva e socialmente sostenibile, si mira all`eliminazione dei pregiudizi e all`esclusione andando a digitalizzare il più possibile la città anche andando verso il raggiungimento delle smart cities ormai obiettivo mondiale per una migliore sostenibilità; si mira infatti alla "città in 15 minuti" che ha come obiettivo lo spostamento veloce per tutte le persone della città che devono essere in grado di raggiungere ogni servizio con facilità e nel minor tempo possibile. In Danimarca è stato anche creata un`'associazione "ByACRE", un centro di design che ha la missione di abbattere lo stigma legato alla mobilità ridotta e di aiutare le persone ad avere un corretto stile di vita senza compromessi in quanto la mobilità è uno dei valori fondamentali della vita moderna, ma anche una delle principali sfide soprattutto data la vasta presenza di disabilità ed anziani.

Nell'altra parte del mondo si impegnano a raggiungere l'obiettivo "A City for All", è il caso della città di Sydney che è nota per essere una delle smart city più evolute al mondo. Sydney si sviluppa su cinque obiettivi strategici per costruire la città su base etica, sicura ed intelligente:

  • Supportare le comunità connesse e responsabilizzate;
  • Alimentare la competitività globale e attrarre e trattenere talenti globali promuovendo la rivoluzione digitale e la sperimentazione;
  • Rendere l'ambiente a prova di futuro e rafforzare la resilienza con il monitoraggio dei dati e la previsione;
  • Coltivare luoghi vivaci e vivibili con l'uso di tecnologie avanzate e di dati che migliorano l'esperienza del vivere la città fisica;
  • Fornire servizi efficienti incentrati sul fruitore per rispondere ai desideri, esigenze e paure.

Sydney si differenzia dalle altre città per la strategia della sostenibilità sociale proprio perché mira a non escludere nessuno nella sua progettazione politica con l'inclusione pensata nel lungo periodo per far divenire la metropoli una vera città inclusiva in termini di giustizia e resilienza comunitaria che fornisce continui miglioramenti alla qualità della vita e al benessere di tutti. Sydney per migliorare ogni anno progetta la politica basandosi sugli obiettivi dell'Agenda 2030.

Nella capitale della Croazia, a Zagabria, sta investendo molto sulla rigenerazione urbana. Il progetto di miglioramento della qualità della vita dei cittadini cercando di comprendere tutte le loro esigenze.

Una parte del progetto "proGIreg Infrastrutture verdi produttive per la rigenerazione urbana post-industriale" finanziato dalla Commissione europea, prevedere l'inserimento dell'orto terapeutico, che ha sede in un ex complesso industriale nel distretto di Sesvete, nella parte orientale di Zagabria. Questo spazio verde è stato destinato al giardinaggio, alla socialità, al riposo in particolare delle persone con disabilità.

L'orto è stato realizzato in collaborazione con organizzazioni che lavorano con i disabili: genitori, tutori, bambini e adulti con disabilità sono coinvolti nelle attività e nella manutenzione dell'area. Tutte questi spazi sono accessibili e comuni, il giardino terapeutico comprendere un parco multisensioriale, dove gli utenti possono vivere lo spazio enfatizzando tutti i sensi.

Esperti di giardinaggio e terapisti professionisti offrono workshop tematici a tutti i partecipanti, quindi c'è una grande comunità che sostiene la rigenerazione urbana.

Nel febbraio 2022 è stata creata "Blue Line", la prima mappa turistica di Zagabria per utenti su sedia a rotelle, il progetto è stato creato in collaborazione con l'Associazione Blue Phone, la Facoltà di Scienze dell'Educazione e della Riabilitazione di Zagabria e l'Associazione CeDePe, con il sostegno dell'Ente per il Turismo di Zagabria. La mappatura del centro cittadino ha occupato diversi mesi, ma adesso esiste quella che è chiamata la "Carta della linea blu" che permette di visitare la città in completa tranquillità sapendo che tutte le proprie esigenze verranno rispettate a prescindere dal luogo che si sceglie di visitare. La mappa è scritta sia in croato che in inglese così da essere comprensibile sia per i cittadini che per i turisti; inoltre si mira a condividere questa iniziativa con altre associazioni interessate alla cooperazione per creare le mappe in altre città.

Università D'Annunzio - La (dis)abilità nelle città (dis)agibili
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