La storia di Vid


Vid

Studente zagabrese

Vid è un ragazzo con disabilità che vive e studia a Zagabria, in Croazia, ma che ha coraggiosamente intrapreso l'avventura del progetto Erasmus nella città di Napoli, la sua disabilità gli impedisce di spostarsi in autonomia poiché non riesce a spingere da solo la carrozzina. Durante il suo soggiorno Erasmus a Napoli lui aveva due operatori socio-sanitari che lo seguivano h24 alternandosi il giorno e la notte che sono stati forniti dall'università stessa cioè dalla SINAPSI ovvero l'ufficio che si occupa della salvaguardia dei diritti degli studenti disabili presso l'Università Federico II a Napoli. Lui ci racconta che la città è composta da strade in stato catastrofico per quanto riguarda l'accessibilità per i disabili a causa della presenza di buche, voragini e vetro e soprattutto Napoli è lastricata di sanpietrini che arrecano disturbo alla carrozzina che essendo una strada disomogenea che va a bloccare la carrozzina e potrebbe addirittura farla ribaltare (tra due sanpietrini esiste una fessura in cui si inceppa la carrozzina e ne impedisce l'andamento funzionale). Parla poi in modo positivo riguardo all'accoglienza ricevuta nell'Università, ha trovato infatti un ambiente ospitale, accogliente e si è sentito come se fosse in una grande famiglia. In un primo momento veniva portato in università dagli operatori che stavano con lui nel dormitorio, ma in seguito è stato avviato il progetto con il servizio civile che si occupava di portarlo in Università mentre gli operatori socio-sanitari si occupavano di lui nella notte e nel portarlo in giro per la città. Vid ci allarga lo sguardo mettendo a paragone la situazione napoletana con quella della città croata e racconta che gli operatori a Napoli hanno convissuto con lui mentre a Zagabria gli operatori non convivono con lui, ma lavorano "a chiamata" questo perché a Napoli egli era l'unico ragazzo con disabilità che necessitava di assistenza, mentre a Zagabria nel campus ci sono quindici ragazzi con disabilità e quindi gli operatori devono assistere tutti, funziona dunque che la persona con necessità in caso di bisogno chiama l'operatore che alloggia in una stanza del dormitorio e se arrivano più chiamate si deve rispettare l'ordine di chiamata. Lui ci racconta del trasporto pubblico, punto solitamente critico nel nostro paese, e descrive la metropolitana come "funzionante alla perfezione" mentre è più complesso spostarsi con i tram ai quali si deve segnalare la salita e la discesa di una persona con disabilità. Vid inoltre parla dei rapporti umani trovati durante l'Erasmus, ha trovato degli amici sia nei suoi colleghi che nei suoi operatori.

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"Ciao, ciao a tutti! Io mi presento mi chiamo Vid e quest'oggi vi vorrei raccontare qualcosa sulla mia vita in generale e in particolare quella universitaria, ma non solo. Io sono nato con la paralisi celebrarle e a causa di essa mi trovo in sedia a rotelle però questo non mi ha ostacolato in nessun modo affinché io possa raggiungere tutti i miei obiettivi di vita finora, dopo aver finito le scuole elementari e medie nelle scuole croate, ho fatto le scuole superiori nella mia città di Pola in Istria riservata per la minoranza italiana in Croazia e in tutti questi anni io non ho incontrato nessun ostacolo sociale in quanto avevo sempre il sostegno sia del personale ovvero dei professori sia dei miei amici, però per quanto riguarda le barriere architettoniche la cosa non è sempre stata facile e mi sono sempre dovuto adattare al fatto che certe cose per me erano fattibili mentre quelle altre sono rimasto in sospeso anche se ho sempre cercato di non farmi influenzare troppo dagli ostacoli bensì ho sempre cercato di trovare un modo per superarli. Dopo aver conseguito il diploma delle superiori nel 2017 mi sono trasferito nella capitale croata a Zagabria dove mi sono iscritto i due indirizzi presso la facoltà di lettere e filosofia: l'indirizzo di linguistica generale e quello di lingua e letteratura italiana. All'università ho trovato un'atmosfera accogliente in quanto tutti gli aspetti della mia vita quotidiana sono già stati messi in piedi in quanto c'era già l'alloggio adattato che è quello dove mi trovo a girare questo video, c'era anche il trasporto adattato che è stato realizzato tramite un furgone adibito con delle cinture affinché io non debba scendere dalla carrozzina per trasferirmi ogni giorno dal mio alloggio all'università. Per quanto riguarda l'assistenza all'università, essa è stata sempre fornita dall'università stessa in quanto al suo interno c'è l'ufficio che se ne occupa e quindi possiamo dire che tutte le mie esigenze sono state in realtà coperte da questi tre fattori: alloggio, trasporto e università che ha adibito gli assistenti stessi. Inoltre vorrei precisare che durante il mio soggiorno qui a Zagabria ho a disposizione l'assistenza nel mio alloggio h24 e che funziona a chiamata tramite un numero fatto apposta per le nostre esigenze e l'operatore di turno in quel momento viene a darci una mano per le nostre esigenze odierne cioè giornaliere che possono fuoriuscire e loro sono qui per darci una mano e svolgerle con facilità; un altro servizio che va menzionato e che è fornito dallo stato croato è il servizio dell'assistenza personale cioè fli assistenti personali si occupano sia dell'aiuto a domicilio sia dell'aiuto che riguarda la nostra socializzazione ovvero nel caso di qualche evento che vorremmo attendere noi come diversamente abili, ci mettiamo d'accordo con il nostro assistente personale che secondo le nostre esigenze viene pagato apposta per darci una mano sotto questo punto di vista. Per quanto riguarda i corsi stessi all'università, la frequenza alla mia università è quasi del tutto obbligatoria in quanto sono permesse tre assenze per ciascun corso e anche da questo punto di vista le esigenze dei diversamente abili sono coperte in quanto gli operatori citati forniti dall'università dall'ufficio dei diversamente abili ci offre questo servizio affinché la nostra permanenza all'università venga il più possibile facilitata quindi loro vengono pagati a seconda delle ore che fanno con noi e quindi possono fare tutti i servizi universitari di cui potremmo avere bisogno come ad esempio portarci da un'aula all'altra o portarci in biblioteca o nella mensa universitaria dove possiamo mangiare. Un'altra cosa a cui vorrei dare un brevissimo confronto, io il semestre scorso ho avuto modo di trascorrere il semestre invernale in Erasmus a Napoli alla Università Federico II e posso dire che la differenza principale tra la vita quotidiana qui a Zagabria e quella napoletana è che l'accessibilità della città stessa, in quanto se io volessi andare in giro da solo nella città di Napoli sarebbe un'esperienza difficile perché le barriere architettoniche arrivano al punto tale da non poter essere percorse in autonomia, ma possono essere percorse soltanto con l'aiuto di qualche assistente, per questo la Sinapsi che è l'azienda che si occupa del diritto allo studio all'università di Napoli diciamo che ha messo in piedi dei progetti fatti apposta per gli studenti diversamente abili che corrispondono quanto più alle loro esigenze universitarie e quelle di vita; ognuna delle persona disabili presso l'università di Napoli riceve un case manager apposito che segue passo per passo tutte le nostre esigenze ovvero tutti i nostri bisogni e cerca sempre in collaborazione con lo studente e con i docenti stessi e il personale dell'università cerca di adattarsi e risolvere il problema nel migliore dei modi. Per quanto riguarda la mia permanenza a Napoli, sono stato ospitato da una residenza universitaria dell'Orientale anche se non ho fatto parte dell'Orientale, ma era l'unica residenza adibita alla permanenza delle persone diversamente abili, lì anche avevo sempre a disposizione degli operatori socio-sanitari che potevano aiutarmi nella struttura e nel mio alloggio, mentre l'aiuto nell'università spettava ai volontari del servizio civile. Questo è a grandi linee il mio curriculum ovviamente velocizzato e abbreviato per questioni di lunghezza però spero di aver abbracciato un po' tutti gli aspetti della mia vita universitaria sia quella zagabrese che quella napoletana. Vi saluto e vi auguro una buona serata. Ciao!"

Partendo dall'analisi effettuata sia a livello generale che a livello particolare attraverso la storia di Vid si può notare come ciò che è stato detto si manifesti nella realtà. Si può infatti notare come si concretizzino sia gli aspetti positivi che gli aspetti negativi ritrovati negli studi: la scuola ha un impatto estremamente positivo sulla vita della persona con disabilità in quanto permette lui di crearsi una sua personale autonomia e una rete sociale che gli garantisce uno stile di vita sano fondato su forti basi relazionali come si esplicita dal racconto di Vid nell'Università Federico II, ma allo stesso tempo si ritrova la difficoltà di generare una rete al di fuori degli ambienti scolastici senza i quali Vid non avrebbe potuto fare facilmente conoscenza e di conseguenza vivere in maniera così positiva la sua esperienza Erasmus. Dal racconto inoltre si notano le numerose differenze che si sono esplicitate tra le città e ciò è causato non solo dalla diversa storia evolutiva e dalla differente costruzione della città storica, ma è portato anche dai differenti tipi di welfare applicati nelle diverse parti del mondo; si vede infatti come nella città di Zagabria i servizi siano più preparati e più esaustivi rispetto alla città di Napoli, ciò è dimostrato anche dalla maggiore frequenza di persone disabili nelle università della città zagabrese che probabilmente vedono esauditi i loro bisogni e soddisfatte le loro esigenze. Grazie alla storia di Vid si evince dunque che tutto ciò che è riportato negli studi si manifesta concretamente nella realtà di ogni singolo soggetto.  

Università D'Annunzio - La (dis)abilità nelle città (dis)agibili
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